Videosorveglianza, videocitofoni evoluti, controlli da remoto grazie alla domotica ma anche una solida porta blindata e una serratura di tipo europeo. Ecco alcuni consigli per non avere paura
Quando si parte per qualche giorno di vacanza è inevitabile che ci si preoccupi per la casa che si lascia vuota e indifesa. La serratura della porta sarà davvero a prova di ladro? Le inferriate riusciranno a essere d’ostacolo ai ladri se hanno il tempo di agire indisturbati? Sono le domande che spesso ci si pone quando si chiude la porta di casa per l’ultima volta prima della partenza. Ma il tema della sicurezza domestica non è sentito soltanto nel periodo estivo: spaventa che qualche malintenzionato possa fare visita alla nostra abitazione anche durante una breve assenza e terrorizza che estranei possano entrare in casa quando stiamo dormendo o ci troviamo in un’altra stanza.
In campo edile nel corso degli anni sono stati fatti grandi progressi sul fronte della sicurezza domestica, sia per quanto riguarda l’impiantistica tecnologica che per la protezione fisica degli accessi.
Ci sono innanzitutto gli impianti di allarme tradizionali, di cui oggi sul mercato esistono varie soluzioni (via cavo o via radio) e tipologie. In particolare si sta sempre più puntando, ove sia possibile, sulla protezione del perimetro esterno dell’edificio per evitare a priori “l’aggressione” ai punti di accesso. Ci sono poi soluzioni aggiuntive come sistemi di videosorveglianza e videocitofoni evoluti.
La domotica si integra ai sistemi di allarme
Tutti questi sistemi sono di solito implementabili in un sistema domotico che permette di gestire varie funzionalità e anche di vedere live , tramite smartphone o tablet, le immagini della casa e dell’appartamento. Il sistema domotico consente anche di gestire e coordinare tutta l’attività dei sistemi di allarme con le altre “componenti della casa” controllabili da remoto. Ad esempio, se scatta l’allarme tutte le tapparelle o gli scuri eventualmente aperti si chiudono in automatico; si possono accendere determinate luci esterne o interne, ecc… Inoltre, grazie alla geolocalizzazione e identificazione del proprietario, avvicinandosi a una determinata distanza da casa il cancello si apre in automatico e l’allarme si disattiva.
I cosiddetti “scenari” che si possono configurare mettendo insieme le risorse della domotica con quelle dei sistemi di allarme e sorveglianza sono numerosissimi e si adeguano alle nostre esigenze ed abitudini abitative, non solo a quelle relative alla sicurezza.
Grazie specialmente all’avvento di tecnologie radio, anche su frequenze private, tutti questi impianti si possono installare con facilità su edifici esistenti senza dover ricorrere a opere murarie o di impiantistica invasive. Tutto quello che serve è solo una buona consulenza.
Scegliete una porta blindata di classe 3
Anche senza ricorrere alla tecnologia e alla videosorveglianza si può comunque ottenere sufficiente sicurezza concentrandosi sulla protezione fisica degli accessi.
I portoncini blindati sono classificati secondo la loro capacità di resistere all’effrazione. Se si vuole stare tranquilli è consigliabile installare una porta blindata di classe 3 (o superiore) con serratura a cilindro europeo. Attenzione, però: anche una porta con queste caratteristiche è facilmente apribile da qualsiasi ladro se viene chiusa con il semplice scrocco. Perciò anche quando si è in casa è buona norma chiudere la porta dall’interno almeno con un giro di serratura. In questo modo i cilindri evitano l’apertura anche se dall’esterno qualcuno interviene sullo scrocco.
Mai sottovalutare l’accesso dal garage
Particolare attenzione va rivolta alle autorimesse collegate direttamente alle abitazioni, siano esse villette o appartamenti al piano terra. Spesso si rischia di concentrare i propri sforzi di difesa su porte e finestre non considerando che l’apertura di un basculante di un garage (abbastanza agevole per ladri esperti) può essere la via di accesso più semplice per entrare nell’alloggio. Può perciò essere opportuno installare un portoncino blindato tra l’autorimessa e l’appartamento.
Inferriata sì o inferriata no?
Notiamo che tra i clienti di Ediltecnica la decisione su come proteggere le finestre si trasforma spesso nel dilemma: “inferriata sì o inferriata no?”. È sempre la scelta più difficile perché bisogna coniugare esigenze estetiche (piacciono o meno), pratiche (fisse, apribili) e naturalmente di sicurezza. Sulla base della nostra esperienza rileviamo che, di recente, sono sempre di più i clienti che scelgono di non mettere l’inferriata preferendo altri sistemi di protezione. Si può decidere infatti di installare vetri antisfondamento e telai rinforzati con sistemi di sicurezza alle finestre o anche delle tapparelle in alluminio estruso con sistemi antisollevamento. Queste ultime sono estremamente efficaci, oltre a permettere comunque alla luce di filtrare anche quando sono abbassate. Persiane o tapparelle anti-intrusione, dal momento che sono utilizzabili con motorizzazione elettrica, possono anche essere integrate nel sistema domotico.
Lo scopo di questi articoli non è fornire un’informazione completa e dettagliata ma fornire utili spunti di riflessione che possono poi essere approfonditi con esperti al momento di prendere delle decisioni. Chi acquista un immobile da Ediltecnica avrà una soluzione di protezione degli accessi cucita su misura secondo le proprie esigenze e preferenze.