Il termine “pannelli solari” è ormai sulla bocca di tutti. La tematica energetica ed ambientale è infatti spesso ai primi punti delle conversazioni con i nostri clienti che cercano o vogliono rinnovare casa. Abbiamo quindi la prova diretta di quanta sia la confusione diffusa sul tema, in particolare per quanto concerne i “pannelli solari” ed i “pannelli fotovoltaici”.
Come sempre, in maniera chiara e sintetica, proviamo di spiegare le differenze.
Pannelli solari termici
I pannelli solari, o più correttamente “pannelli solari termici” hanno trovato la loro massima diffusione soprattutto tra la fine del ‘900 ed i primi anni 2000. Si tratta pertanto di una tecnologia “matura” e oggi non più molto utilizzata.
Lo scopo di tali pannelli è quello di catturare l’energia solare e trasformarla in energia termica, ossia in calore che viene utilizzato per scaldare l’acqua ad uso domestico.
Semplificando al massimo la spiegazione, i pannelli solari si comportano come una specie di serra di vetro. Sotto il vetro scuro è presente una serpentina contenente un fluido termovettore (sostanzialmente acqua con aggiunta di antigelo) che si scalda fino a temperature molto elevate e viene poi utilizzata per scaldare l’acqua contenuta in un serbatoio coibentato.
La modalità di funzionamento è molto semplice: la serpentina con il fluido termovettore passa all’interno di uno scambiatore di calore, nel quale entra in contatto con l’acqua, che viene così riscaldata ed accumulata nel serbatoio, fino a temperature vicine ai 90°C.
Esistono vari tipi di pannelli, differenti per estetica, caratteristiche e tecnologia, ma tutti accumunati dallo stesso obbiettivo: produrre acqua calda con l’energia del sole.
Pannelli fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici, o più correttamente gli impianti fotovoltaici, di cui i pannelli sono una componente essenziale e più visibile, rappresentano una tecnologia via via più diffusa negli ultimi anni, in continua evoluzione ed in rapida crescita e diffusione.
A differenza del solare termico, lo scopo dell’impianto fotovoltaico è quello di trasformare l’energia solare in energia elettrica, la quale, a sua volta, può sicuramente essere utilizzata per generare calore e quindi scaldare dell’acqua, ma non solo!
Si tratta quindi di una tecnologia più complessa, più evoluta e più performante. Vediamo il perché.
Partiamo innanzi tutto dal funzionamento: questi pannelli sono composti da celle fotovoltaiche che catturano l’energia solare e la trasformano in corrente continua. Questa arriva in un inverter, che la trasforma in corrente alternata, che è il tipo di corrente utilizzata in quasi tutti gli impianti elettrici civili di case, uffici e negozi. Una volta che abbiamo a disposizione dell’energia elettrica ad uso diretto (cosiddetto scambio sul posto), possiamo utilizzarla per molteplici scopi: illuminazione, elettrodomestici, domotica, alimentazione di boiler elettrici per la produzione di acqua calda ma ancora meglio alimentazione di pompe di calore ad alta efficienza (ossia impianti in grado di produrre più energia di quella che consumano) utilizzate sia per il riscaldamento che per l’acqua calda.
Un ulteriore vantaggio dell’impianto fotovoltaico è che questo può eventualmente essere integrato con un sistema di accumulo, ossia delle batterie che immagazzinano l’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico, che può quindi essere utilizzata anche quando non c’è il sole.
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