Si chiama misofonia ed è un disturbo psicologico di cui soffrono molte persone, in modo più o meno grave. Si tratta di una vera e propria intolleranza, o ipersensibilità, a rumori molesti che finiscono per provocare rabbia, nervosismo, aggressività, irrequietezza e, nei casi più gravi, ansia, panico, fuga ed evitamento fobico. Tra i rumori che con più frequenza causano questo disturbo ci sono quelli udibili nella propria abitazione.
Senza necessariamente arrivare a una vera e propria patologia è indubbio che il fastidio generato da rumori in ambiente domestico è una piaga che affligge tantissimi, ed è stato certamente acuito nei lunghi mesi di forzosa quarantena trascorsi a casa per colpa della pandemia.
I vicini dell’appartamento accanto sembrano seduti a tavola con voi mentre parlano a voce alta tra di loro? La porta di ingresso del condominio che sbatte rimbomba anche nel corridoio di casa? I tacchi dell’inquilino del piano di sopra sono la colonna sonora delle vostre serate? Il volume del televisore del dirimpettaio sovrasta quello del vostro? Tenete il conto di ogni salita e discesa dell’ascensore perché la cabina sembra che scorra dietro il muro della vostra camera da letto?
Se vi capita anche una di queste disavventure e il vostro umore sta cominciando a risentirne negativamente, forse è utile avere qualche informazione in più sull’isolamento acustico.
Il comfort acustico è benessere abitativo
È sempre più diffusa la consapevolezza che il benessere acustico è un requisito tra i più importanti per poter godere al meglio gli spazi in cui si vive quotidianamente. Va comunque detto che il comfort acustico è un concetto soggettivo: per differenti individui un suono può essere più o meno tollerabile o costituire o meno un rumore, anche in funzione delle condizioni psicofisiche del momento.
Chi progetta e costruisce case prestando grande attenzione e tutte le tipologie di comfort abitativo di chi le vive e utilizza, deve mettere la qualità dell’acustica ai primi posti. Ediltecnica lo fa da tanti anni, adottando una serie di accorgimenti e soluzioni tecniche che consentono sia di rispettare le norme in vigore che garantire il benessere di chi vi abita.
Le norme esistono ma il rispetto è fondamentale
Innanzitutto bisogna sapere che esiste una normativa nazionale di riferimento che regolamenta l’inquinamento acustico. Si basa sulla Legge quadro sull’inquinamento acustico n°. 447 del 26 ottobre 1995 e sul DPCM del 5 dicembre 1997, il quale determina i requisiti acustici passivi degli edifici. Esiste poi una serie di norme tecniche UNI a cui fare riferimento.
Bisogna fare una premessa importante: tutti gli accorgimenti e soluzioni che si possono mettere in campo vanno nella direzione di abbattere il rumore perché arrivare a una completa insonorizzazione delle nostre abitazioni è, di fatto, impossibile. Si può fare tantissimo con una progettazione accorta degli immobili e usando i migliori materiali a disposizione per evitare la generazione di rumori, tanto però dipende anche dai comportamenti, dall’educazione e dal buon senso delle persone nel non generare rumori molesti o arrecare disturbi al vicinato, sia in condominio che in abitazioni indipendenti.
Le 4 soluzioni antirumore di Ediltecnica
Detto questo, ci sono quattro ambiti da valutare e sui quali bisogna intervenire fin dalla fase di progettazione dell’immobile:
– isolamento di facciata: il punto debole dell’isolamento acustico verso l’esterno è rappresentato dagli infissi, pertanto la soluzione che più spesso sceglie Ediltecnica è quella di installare monoblocchi coibentati e finestre in grado di garantire il giusto abbattimento acustico, eventualmente prevedendo particolari sigillature od accorgimenti in punti potenzialmente critici.
– isolamento tra differenti unità abitative: tra i vari appartamenti realizziamo muri divisori con particolari stratigrafie e utilizzo di materiale fonoisolante. Il punto debole è poi in corrispondenza dei pilastri, che proprio per questo vengono isolati affinché non costituiscano un ponte acustico.
– isolamento al rumore di calpestio: in questo caso Ediltecnica utilizza particolari materassini fonoisolanti che vengono raccordati con i muri perimetrali della stanza.
– isolamento dal rumore da impianti a servizio dell’abitazione: cavedi, vano ascensore, vani tecnici, ma anche scatole di derivazione, impianti a servizio dei bagni, ecc… sono tutti punti critici che necessitano di attenzione progettuale ed esecutiva. Per questo talvolta ci troviamo ad imporre dei vincoli realizzativi ai clienti, che magari in prima battuta vengono sentiti come un’imposizione ma che poi sono apprezzati, con l’uso dell’abitazione, perché sono molto efficaci per garantire privacy e comfort.
Per un approfondimento sulle soluzioni tecniche scelte da Ediltecnica si può leggere anche l’articolo che tempo fa abbiamo dedicato a questo importante argomento.