Il direttore di Ediltecnica, Alessandro Zini, traccia un bilancio molto positivo dell’anno che si chiude e vede segnali di ripresa nel settore
Il 2018 di Ediltecnica si chiude con molti segnali positivi e permette di guardare con fiducia e positività anche al futuro. Insieme al direttore dell’azienda, Alessandro Zini, facciamo il punto sulle attività e i progetti conclusi negli ultimi tempi e su quali sono le novità in vista.
Si può affermare che, con il 2018, si sia usciti finalmente dalla lunga crisi del settore dell’edilizia?
Possiamo dire che per Ediltecnica il biennio 2017-2018 ha rappresentato un vero periodo di svolta. Anche durante gli anni peggiori della crisi non abbiamo mai smesso di fare nuovi interventi, seppur di dimensioni contenute per fare i conti con il grande calo della domanda e con le inevitabili difficoltà del mercato. Nell’ultimo biennio i volumi sono stati invece molto positivi: siamo tornati finalmente a costruire palazzine con più appartamenti, come in Via Ilaria Alpi a Castel Maggiore e in via Guido Chiesa a Budrio. Quest’ultimo intervento è stato un grande successo se consideriamo che nell’aprile 2017 abbiamo acquisito il lotto e in poco più di un anno abbiamo edificato e venduto tutti gli 8 appartamenti; ma lo stesso si può dire per Castel Maggiore. Si sono finalmente create
anche le condizioni per dare avvio alla costruzione del complesso residenziale “I Cubi” a Molinella, che consiste di soli 6 appartamenti con ampia terrazza. A parte qualche villetta, erano diversi anni che a Molinella non si faceva nuova edilizia residenziale e in questo momento siamo gli unici a poter offrire degli appartamenti di così alto livello e veramente di ultima generazione, in consegna fra pochi mesi. Il 2018 è stato anche l’anno della costruzione della nostra prima casa in legno, una novità che ci ha permesso di fare esperienza per il futuro se dovessero esserci richieste specifiche dei nostri clienti per un’abitazione con quelle caratteristiche. Un altro grande motivo di soddisfazione deriva dal fatto che nel 2018 siamo andati anche oltre il residenziale, con circa un 20% del nostro fatturato generato dall’edilizia industriale. Il settore era fermo da tempo e constatare ora che, nonostante tutto, ci sono imprenditori pronti a investire somme importanti per nuove strutture produttive è un dato positivo per tutta l’economia del nostro territorio. Abbiamo esperienza storica in questo settore, abbiamo sempre realizzato interventi commerciali e fabbricati industriali e attualmente siamo impegnati nella costruzione di un capannone per un’azienda agricola e uno per un’azienda artigianale.
Cosa c’è in progetto per il prossimo anno?
Il biennio di rilancio che si sta chiudendo ci ha permesso di esaurire l’invenduto. A fine novembre abbiamo venduto sulla carta anche l’ultima unità del complesso “Le Ville dell’Olmo” a Molinella e stiamo ora affinando il progetto delle nuove villette che costruiremo a partire dal 2019 nei lotti che abbiamo a disposizione nello stesso comparto, quello servito da via Caduti di Nassiriya, la strada che abbiamo recentemente completato e aperto. A breve inizieremo anche un nuovo intervento per tre villette di pregio a Ozzano dell’Emilia. Continueremo anche con il servizio di ristrutturazione e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. In questi anni, grazie al lavoro di un tecnico dedicato dell’azienda, abbiamo svolto questo compito con competenza e puntiamo a rafforzarlo insieme alla ricerca di aree da acquisire, nei territori dove storicamente operiamo, per realizzare nuovi interventi.
Come è cambiato il settore dell’edilizia negli ultimi anni?
In pochi anni c’è stata un’evoluzione, potremmo dire una rivoluzione, come non si era vista durante tutti i decenni precedenti. La crisi ha avuto tra i suoi effetti quello di sviluppare incredibili progressi nel campo edilizio, in tutti i suoi ambiti, che si sono affiancati ed in parte sono stati alimentati da tutte le novità legislative. Negli ultimi anni abbiamo fatto enormi progressi lungo tutta la filiera dei materiali e dei beni utilizzati nel processo produttivo, nelle tecniche di progettazione e costruzione, nella sismica, nella domotica sempre più presente, nell’impiantistica, nello sfruttamento dell’energia rinnovabile e nell’abbattimento dei consumi, nel maggior comfort delle abitazioni, ecc… Nel periodo di difficoltà il mercato si è ristretto e si è andati perciò alla ricerca di surplus, di novità da introdurre per fare la differenza rispetto alla concorrenza e rispetto al mercato dell’usato o “dell’ammodernato”. Noi siamo stati in grado di cogliere queste nuove opportunità del mercato e oggi possiamo lanciare prodotti che hanno il pregio di essere stati concepiti in questo clima di evoluzione del settore, recependo le novità. Operiamo da tanti anni e siamo pronti per giocare il nostro ruolo nella nuova dimensione che si è creata nel mercato dell’edilizia, abbiamo dalla nostra la forza dell’esperienza ma guardiamo avanti con serenità e con l’obiettivo di superarci, perché è questo il progresso che vogliamo.